venerdì 21 agosto 2009

Davide Bulgarelli a Sirolo


Domenica, 23 agosto, Davide Bulgarelli, un caro amico del Professor Paolo Puppa, si presenterà al teatro di Sirolo. Purtroppo io non ci potrò andare perché sarò a Venezia per un impegno di lavoro. Sarebbe molto carino, però, se qualcuno che abbia fatto il laboratorio di Puppa a Loreto fosse presente per dare il benvenuto a Davide.
Un caro saluto
Ayres
Sted e Centro Studi Teatrali Franco Enriquez presentano
ITALIANI
(in ordine alfabetico)
Monica Amaduzzi in “Una serata berlinese di Anton Cechov” di Raffaele Aufiero
Bianca Bianconi in “Vis à vis” di Giuseppe Manfridi
Silvia Bini e Salvatore Signa in “Diotima” di Dacia Maraini
Davide Bulgarelli in “Detector” di Francesco Gabellini
Ivan Figliolo in “Gli atleti” di Lorenzo Buccella
Fabrizio Iori in “Tim e Tom” di Paolo Puppa
Teresa Laganà in “Donna non rieducabile” di Stefano Massini
Silvia Malavolti in “Muovi il culo, critico di merda” di Davide Bulgarelli
Leonardo Martinelli in “Yussuf” di Gianni Clementi
Enrico Solmi in “Le gerarchiadi” di Giovanni Meola
Adattamento e Regia: Davide Bulgarelli
Sirolo
Teatro Cortesi
Domenica 23 agosto 2009
Ore 21.00

venerdì 7 agosto 2009

Periodico "Il Comune di Loreto" N. 2/2009

Nell'articolo "Paolo Puppa a Loreto: Oltre le Parole!", pubblicato sul periodico "Il Comune di Loreto" del secondo trimestre 2009, non sono stati nominati alcuni impiegati del Comune che hanno lavorato sodo, dietro le quinte, per realizzare l'evento. Vorrei perciò ringraziare tutti i collaboratori comunali ed, in particolar modo, Alessandro Finucci della Biblioteca Comunale, Luisella Schiavoni dell'Ufficio Cultura, Rossano Ascani dell'Ufficio Tecnico e Rachele Tomassetti dell'Ufficio Stampa. Non è stato possibile includere nella pubblicazione, per mancanza di spazio, l'elenco dei partecipanti del workshop di Paolo Puppa né le osservazioni fatte da alcuni di loro.
Elenco dei Partecipanti:
1. Angelo Milaneschi, Prato (Toscana)
2. Benedetta Badella, Loreto
3. Chiara Piazza, Vicenza
4. Ilaria Cercaci, Falconara
5. Ilaria Torresi, Potenza Picena
6. Loredana Chielli, Ancona
7. Luca Mundo, Venezia
8. Margherita Reali, Porto Recanati
9. Nicoletta Braga, Milano
10. Raffaela Sinescalchi,
11. Raide Roger, Loreto
12. Roberta Marchesini, Tolentino
13. Silvia Bertini, Recanati
14. Simona Tonti, Senigallia
15. Verdiana Magi, Loreto
16. Vincenzo Di Maio, Sirolo

Sul vissuto di quei tre giorni di lavoro con Puppa commentano alcuni dei partecipanti:
"Il laboratorio è stato un importante momento di confronto con il lavoro degli altri partecipanti e con il professor Paolo Puppa. Inoltre ho notato come il pubblico presente in sala al momento dell'esibizione abbia apprezzato il nostro lavoro. Lancio perciò un appello affinché eventi del genere siano più presenti a Loreto!" Benedetta Padella, Loreto.

Un palcoscenico, pochi strumenti per giocare con l’arte e la saggezza di un maestro d’eccezione.
È stata un’esperienza di vita nella vita, nella follia, nell’essere intimamente umani.
È nella magia del mondo della PUPpARTe che ti liberi dalle convenzioni più sciocche, dalle forme imposte dall’esterno per vivere di te e di ciò che in quel preciso istante scegli di essere.
Roberta Marchesini, Tolentino

Di positivo, e lo dico senza retorica c'e' stato l'incontro con Ayres, con Andrea (ma lo sapete che mi ha addirittura prestato due fari e due cavalletti per uno spettacolo che ho fatto ieri a Jesi!), e i ragazzi e ragazze che hanno partecipato, insomma respirare per tre giorni la magia e le grandi potenzialita' che ha il teatro.
Vincenzo Di Maio, Sirolo

Sorprendente è stata l'organizzazione e la messa in scena di questa performance avvenuta in pochissimi giorni. La cosa che mi è rimasta impressa nella mente è l'insegnamento di Ivana Padoan "azione-relazione-trasformazione" poiché ritengo che sia una definizione alla base non solo del teatro ma anche della vita. Raide Roger, Loreto

Stanislavskij diceva che “l’immaginazione dell’attore ha la caratteristica di attirare a sé la vita altrui”, io questo concetto non l’ho mai avuto molto chiaro, fin quando non ho avuto modo di sperimentarlo, di provarlo in prima persona, questo grazie al laboratorio tenuto dal prof. Puppa dove ho avuto modo di conoscere e di confrontarmi con ragazzi che forse mi hanno attirato a loro perché in fondo abbiamo le stesse ambizioni, gli stessi sogni. Verdiana Magi, Loreto

Puppa è stato un ottimo conduttore perché ha ottenuto quello che desiderava senza imporlo e senza spiegare come farlo, ha “semplicemente” atteso che si realizzasse un per-corso che nella sua testa era già pre-visto. A distanza di qualche settimana dalla performance di Loreto posso con-dividere la tesi di Ayres Marques Pinto: siamo stati pup(p)azzati da Puppa; ma, come ben sa chi costruisce burattini, essi hanno molto di chi li crea e allo stesso tempo hanno animus proprio. Angelo Milaneschi, Prato

Il professore Paolo Puppa ci ha seguiti con molto entusiasmo e passione e in ognuno di noi è riuscito a tirare fuori qualcosa. La mia impressione è stata di essere parte di un'orchestra, il Professor Paolo Puppa, con l'aiuto di Ayres e di Andrea è stato il direttore dell'orchestra ed è riuscito a mettere insieme un bel concerto di espressione e di emozione. Grazie! Buon lavoro! Ilaria Torresi, Potenza Picena

Quando ci si inoltra " oltre le parole" nel vero senso letterale possono succedere una serie di cose travolgenti.
E' il caso del laboratorio di performance realizzato a Loreto e magistralmente condotto da Paolo Puppa su un testo da lui stesso scritto ossia" Lettere Impossibili"
La magia si realizza in breve tempo a suon di campane, musiche, voci recitanti, corpi che si agitano cercando di rendere dialoghi impossibili che diventano possibili nella condivisione fisica.corporea del laboratorio stesso.
I dialoghi impossibili tratti dal testo di Puppa sono anche le nostre storie, ma la cosa incredibile è che finita la performance qualcosa dentro ad ognuno è cambiata .
Nicoletta Braga, Milano

Sono la rinunciataria del gruppo. Ebbene si, lo ammetto Puppa mi ha smosso qualcosa nello stomaco che è difficile descrivere. Ero fisicamente su quel palco ma stordita e inebetita da quel turbine magnetico e ostile l'unico pensiero che il mio cervello è stato in grado di produrre in quell'istante è stata la fuga non di certo da voi, colleghi coraggiosi ma da qualcosa di me stessa oscuro che quel venerdì pomeriggio si è palesato per la prima volta. Ilaria Cercaci, Falconara

Devo dire che questo laboratorio mi ha fatto molto riflettere.Forse ancora devo riprendermi del tutto.Loredana Chielli, Ancona

Per concludere, sentiamo le parole di uno spettatore privilegiato, la Dottoressa Anna Bottaccio: “Bellissima esperienza! Da ripetere!

Ayres Marques Pinto